L’anzianità non è semplicemente un parametro fisiologico, ma è soprattutto un passaggio di tipo psicologico. Se l’anziano non ha importanti problematiche di salute fisica i suoi bisogni sono simili a quelli di una persona più giovane, bisogni di organizzazione e di socialità.
È importante vivere i passaggi dell’età anziana con consapevolezza e anche con un po’ di leggerezza, è utile vivere il presente e porsi degli obiettivi ragionevoli e raggiungibile per il futuro. È sovente anche importante acquisire nuove competenze relazionali, per vivere meglio sia in famiglia che nei differenti contesti sociali. Il counseling è un ottimo strumento per vivere correttamente la dimensione del qui e ora e per proiettarsi meglio verso il futuro.
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Attorno al counseling esiste una questione irrisolta su chi può praticarlo: il counseling è conteso tra counselor e psicologi.
Nell’articolo vengono spiegate le ragioni delle parti e viene indicata la soluzione trovata dai counselor professionisti di Ascolti di Vita, che hanno creato il “Counseling Essenziale®”.
Si tratta di un approccio differente rispetto al counseling psicologico, non si limita al raggiungimento di obiettivi utili ma aiuta a ritrovare sé stessi.
Fino a ieri, tra un viaggio intercontinentale e una riunione strategica, di morte non volevamo proprio sentir parlare, un evento troppo lontano per prenderlo in considerazione seriamente. Poi è arrivata la pandemia di covid 19 e non abbiamo più potuto far finta di niente. Almeno non troppo… Oggi occorre fare i conti con la morte, ed occorrono luoghi adatti per affrontarla e per parlarne.
Sergio Zavoli, ha appena terminato la sua vita terrena.
La sua grande capacità è stata quella di saper ascoltare più che parlare, sapeva ascoltare da grande professionista.
Nel suo ascolto c’erano l’empatia, il non giudizio e la considerazione positiva.
Era in grado di padroneggiare l’ascolto attivo e di trasformare il set televisivo in un setting psicologico.
Naturalmente il suo obiettivo non era fare terapia, ma solo grandi interviste. Eppure nell’offrire ai suoi ospiti i tempi necessari per una narrazione profonda, sovente costellata da lunghi silenzi quando venivano toccati argomenti che smuovevano profondamente la sensibilità, Sergio Zavoli riusciva ad offrire alle persone che incontrava un colloquio terapeutico.
Resilienza e resistenza sono due cose molto diverse. La resistenza è frutto di uno sforzo collegato alla volontà che obbliga a fare oppure non fare una determinata cosa, il messaggio è “devo”. La resistenza è autocentrata e produce schiavitù.
Invece la resilienza è frutto di uno stato mentale facilitante che consente di scegliere se fare o non fare una determinata cosa, il messaggio è “posso”. La resilienza è eterocentrata e produce libertà.
La morte è un aspetto della vita che interessa ognuno di noi, è l’unica vera certezza dopo la nascita. Ma dietro a questa verità si celano sconvolgimenti psico-emozionali di grande portata, che hanno necessità di essere affrontati e presi in carico attraverso un percorso di elaborazione che può avvenite i tempi e modi diversi. A volte può essere utile farsi accompagnare da persone preparate.