Il paradigma del dono aiuta l’elaborazione del lutto
Ogni lutto ha una propria storia ma l’elaborazione può essere facilitata
Ogni lutto ha una propria storia ma l’elaborazione può essere facilitata
La morte, e la conseguente condizione di lutto, è un aspetto della vita che interessa ogni cultura, ceto sociale ed età anagrafica. A volte la morte può essere rimossa, altre volte desiderata, altre ancora spettacolarizzata. Ne parliamo in questo articolo
Ma dietro a questa ineluttabile e semplicistica verità si celano sconvolgimenti psico-emozionali di grande portata, che hanno necessità di essere affrontati e presi in carico attraverso un percorso di elaborazione.
Il nostro “Counseling Essenziale” consente di accompagnare il dolore conseguente alla morte di una persona cara e iniziare una corretta elaborazione del lutto. Vuoi usare con noi il paradigma del dono per l’elaborazione del lutto?
Il lutto è uno stato psicologico di intenso dolore legato alla perdita, in genere, di una persona cara. Si tratta di un processo di durata variabile.
La componente più emotiva legata alla perdita è definita cordoglio (Stroebe, 1993), ed è sempre presente, in modo più o meno accentuato, nella fase iniziale del processo di elaborazione del lutto, mentre successivamente subentra anche un aspetto più cognitivo che permette di completare l’elaborazione.
Il processo di elaborazione del lutto è costituito dal termine “processo” che rimanda ad una progressività e dal termine “elaborazione” che rimanda ad una componente psicologica in senso ampio.
Ogni lutto è diverso, perché infiniti sono i vissuti dei superstiti nei confronti dei loro defunti, ma in tutti i casi vengono evidenziate 6 fasi di elaborazione di durata ed intensità differenti:
Nell’elaborazione del lutto si ritrovano alcune fasi tipiche
la negazione (presente soprattutto in morti improvvise e impreviste ma anche in molti altri casi)
Il lutto per essere ben elaborato necessita di spazi di narrazione che richiedono ascoltatori disponibili (diventa un lavoro di ripensamento e riformulazione di tutto il sistema indentitario) e di ritualità simboliche (visita della tomba, visione di foto o filmati del defunto, utilizzo di suoi oggetti, conservazione dei suoi interessi o proseguimento di suoi progetti incompiuti).
Occorre trovare persone del proprio contesto relazionale che abbiano già vissuto correttamente un’esperienza di lutto e si propongano come ascoltatori attenti e rispettosi, oppure può essere utile accedere ad uno dei molti gruppi di mutuo auto aiuto, oppure è utile rivolgersi ad un contesto specializzato in grado di accogliere il lutto e di facilitarne l’elaborazione.
Conosciamo bene le dinamiche del lutto, anche di quelli più difficili, infatti abbiamo perso una giovane figlia e ne abbiamo vissuti anche altri in prima persona. Fabrizio Penna ed Elisabetta Fezzi hanno anche svolto una formazione specifica per facilitare dei gruppi di mutuo auto aiuto.
Per questo motivo Ascoli di Vita desidera donarti un colloquio gratuito in videoconferenza di “Counseling Essenziale“, soprattutto se stai vivendo un lutto difficile da elaborare.
Il Dott. Luigi Colusso, autore del libro “Il colloquio con le persone in Lutto” (Ed. Erikson, Trento, 2012)e fondatore dell’associazione Advar ha perso una giovane figlia e propone una visione innovativa da utilizzare nell’elaborazione del lutto definita “paradigma del dono“.
Si propone di considerare, a prescindere dalle credenze di fede, la vita come un dono e considerare il dono come strumento con il quale leggere tutti gli eventi della vita. Utilizzando questa visione il Dott. Colusso è riuscito a vedere anche la morte nella stessa logica, pur se con fatica, tempo e cedimenti temporanei.
Se durante l’elaborazione di un lutto si viene aiutati a concentrarsi sia sui doni ricevuti che su quelli donati nella relazione con il defunto si attua un percorso virtuoso che porta a comprendere che il valore del dono non si esaurisce con la morte ma prosegue nel tempo, generando nuove opportunità, trasformazioni e trasfigurazioni.
Nel caso della morte i doni ricevuti e donati nella relazione con il defunto non sono più fruibili in forma materiale ma rimangono nel ricordo (dal latino cor, cordis = cuore), ovvero la persona amata attraverso la memoria del dono viene costantemente “ri-messa nel nostro cuore”.
Riuscire a vivere la relazione con il defunto nell’ottica del dono consente di giungere in modo progressivo ma consequenziale al “perdono” dell’esperienza vissuta (sia rispetto alla persona che alla situazione); infatti il perdono è il dono più grande, quello che completa, sublima e trasfigura tutti gli altri. In quel momento si sperimenta la pace profonda della piena riconciliazione tra vita e morte.
Elisabetta Fezzi è giornalista e scrittrice creativa. È consulente relazionale esistenziale, counselor professionista ed esperta di scrittura autobiografica. È contitolare di Ascolti di Vita, co-fondatrice e presidente dell’associazione Famiglia della Luce con Camilla
Questo sito utilizza cookie tecnici per garantire una migliore esperienza. Restando nel sito acconsenti al nostro utilizzo dei cookies.
Accettare le impostazioniNascondi solo la notificaImpostazioniPotremmo richiedere che i cookie siano attivi sul tuo dispositivo. Utilizziamo i cookie per farci sapere quando visitate i nostri siti web, come interagite con noi, per arricchire la vostra esperienza utente e per personalizzare il vostro rapporto con il nostro sito web.
Clicca sulle diverse rubriche delle categorie per saperne di più. Puoi anche modificare alcune delle tue preferenze. Tieni presente che il blocco di alcuni tipi di cookie potrebbe influire sulla tua esperienza sui nostri siti Web e sui servizi che siamo in grado di offrire.
Questi cookie sono strettamente necessari per fornirvi i servizi disponibili attraverso il nostro sito web e per utilizzare alcune delle sue caratteristiche.
Poiché questi cookie sono strettamente necessari per fornire il sito web, rifiutarli avrà un impatto come il nostro sito funziona. È sempre possibile bloccare o eliminare i cookie cambiando le impostazioni del browser e bloccando forzatamente tutti i cookie di questo sito. Ma questo ti chiederà sempre di accettare/rifiutare i cookie quando rivisiti il nostro sito.
Rispettiamo pienamente se si desidera rifiutare i cookie, ma per evitare di chiedervi gentilmente più e più volte di permettere di memorizzare i cookie per questo. L’utente è libero di rinunciare in qualsiasi momento o optare per altri cookie per ottenere un’esperienza migliore. Se rifiuti i cookie, rimuoveremo tutti i cookie impostati nel nostro dominio.
Vi forniamo un elenco dei cookie memorizzati sul vostro computer nel nostro dominio in modo che possiate controllare cosa abbiamo memorizzato. Per motivi di sicurezza non siamo in grado di mostrare o modificare i cookie di altri domini. Puoi controllarli nelle impostazioni di sicurezza del tuo browser.
Utilizziamo anche diversi servizi esterni come Google Webfonts, Google Maps e fornitori esterni di video. Poiché questi fornitori possono raccogliere dati personali come il tuo indirizzo IP, ti permettiamo di bloccarli qui. Si prega di notare che questo potrebbe ridurre notevolmente la funzionalità e l’aspetto del nostro sito. Le modifiche avranno effetto una volta ricaricata la pagina.
Google Fonts:
Impostazioni Google di Enfold:
Cerca impostazioni:
Vimeo and Youtube video embeds:
Puoi leggere i nostri cookie e le nostre impostazioni sulla privacy in dettaglio nella nostra pagina sulla privacy.
PrivacyScrivi ora
Oggi ho fatto il mio primo colloquio con Elisabetta, Ho pianto molto e mi sono resa conto di quanto dolore e frustrazione avevano bisogno di uscire e di essere accolti. grazie davvero