Il counselor è un operatore competente che si pone come mediatore nella relazione d’aiuto con interventi limitati nel tempo e su problemi specifici di natura non psicopatologica.
Può operare sia sui singoli che sui gruppi e consente alle persone di riconoscere ed utilizzare il proprio potenziale, migliorare abilità relazionali, risolvere specifiche problematiche personali limitate al “qui e ora”, ed evidenziare elementi motivazionali utili alla crescita umana e professionale.
È una relazione d’aiuto per singoli e coppie
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In questo articolo troverai molte dritte su come realizzare l’ascolto attivo, perchè non basta la disponibilità ad ascoltare, serve anche “saper ascoltare”.
La modalità utilizzata da chi ascolta in modo professionale si chiama “ascolto attivo” e si basa su conoscenze che devono essere prima apprese e poi esercitate con regolarità prima di diventare competenze.
In questo articolo ti spieghiamo alcuni segreti dell’ascolto attivo e ti anticipiamo che sono alla base di ogni relazione d’aiuto, del Counseling, della Mediazione familiare e della Psicoterapia.
Ecco qualche buon consiglio per iniziare a cimentarsi e per evitare errori grossolani.
L’ascolto attivo è un modo di ascoltare estremamente dinamico, che permette di interagire positivamente durante la conversazione rispettando la narrazione di chi si sta ascoltando. I cardini dell’ascolto attivo sono l’empatia, la considerazione positiva e il non giudizio.
L’ascolto attivo rispettoso e operoso è lo strumento che consente di andare oltre le apparenze e permette di aprire scenari inediti.
Nel nostro Counseling Essenziale® oltre all’ascolto attivo si aggiungono conoscenze antropologiche, filosofiche e spirituali che consentono un approccio che accorda gli obiettivi con i valori, aiuta ad emergere i bisogni profondi, promuove il benessere stabile e persegue la ridefinizione degli obiettivi di vita.
Attorno al counseling esiste una questione irrisolta su chi può praticarlo: il counseling è conteso tra counselor e psicologi.
Nell’articolo vengono spiegate le ragioni delle parti e viene indicata la soluzione trovata dai counselor professionisti di Ascolti di Vita, che hanno creato il “Counseling Essenziale®”.
Si tratta di un approccio differente rispetto al counseling psicologico, non si limita al raggiungimento di obiettivi utili ma aiuta a ritrovare sé stessi.
In questo articolo si parla della difficoltà di comprende che cosa è e cosa non è il counseling.
I counselor di Ascolti di Vita hanno messo a punto il “Counseling Essenziale”, un approccio che ha il compito di far emergere l’essenza della persona per farle cogliere ciò che vale davvero, ciò che produce felicità e benessere.
In questo articolo sono presentate le 10 tappe fondamentali di un percorso di counseling, con particolare riferimento al nostro “Counseling Essenziale”. La maggior parte degli autori ritiene che nel counselling vi siano alcune fasi o tappe progressive comuni. I colloqui di counseling durano circa 45-50 minuti con i singoli e 70-75 minuti con le coppie, l’intero percorso si svolge in 10-12 incontri con cadenza settimanale o quindicinale e consente di lavorare su un obiettivo per volta tenendo conto dei talenti ma soprattutto dei valori personali, che vanno accordati con le azioni necessarie al raggiungimento dell’obiettivo.
L’ambito di competenza e di intervento professionale di un counsellor è differente da quello di uno psicologo, di uno psicoterapeuta e di uno psichiatra: non esiste confusione di ruoli. In questo articolo verrà messo in evidenza che il counseling o la psicoterapia ben condotte sono entrambe relazioni d’aiuto ad elevata valenza psico costruttiva, così come possono essere psico distruttive se non sono condotte correttamente. Inoltre dal paradigma dell’equivalenza emerge che tutti i principali approcci teorici portano agli stessi positivi risultati. Ne consegue che parlare di counseling con valenza “psico terapeutica” è solo una forzatura linguistica non molto distante dalla realtà.
In ognuno di noi prevalere un determinato stile relazionale, che può essere passivo, aggressivo, passivo-aggressivo (o manipolativo), oppure assertivo. L’aggressività e la passività sono comportamenti innati, invece l’assertività si apprende ed ha bisogno di essere conquistata.
Non è mai facile cambiare, ma cambiare conviene, infatti essere assertivi non significa cambiare il comportamento degli altri ma il proprio. E cambiare in meglio con noi si può…
Fino a ieri, tra un viaggio intercontinentale e una riunione strategica, di morte non volevamo proprio sentir parlare, un evento troppo lontano per prenderlo in considerazione seriamente. Poi è arrivata la pandemia di covid 19 e non abbiamo più potuto far finta di niente. Almeno non troppo… Oggi occorre fare i conti con la morte, ed occorrono luoghi adatti per affrontarla e per parlarne.
Quando si svolge una relazione d’aiuto è necessario esercitare l’empatia, cioè provare ad “entrare nei panni dell’altro” per capire cosa sta provando senza però cadere nella simpatia, cioè nella simmetria e nella collusione.
Per evitare questi ultimi pericoli è necessario per il counselor saper mantenere la giusta distanza psicologica, non lasciarsi coinvolgere oltre misura, per questo è utile, unitamente all’empatia, coltivare anche un po’ di sana diffidenza.